ENNA. Un arresto della Squadra Mobile, in media, ogni due giorni.
Ben trentasei denunce a piede libero e otto arresti dell’Ufficio di
prevenzione generale e soccorso pubblico. Sono alcuni numeri del
bilancio 2014 della Questura, diramato dagli uffici di polizia, diretti
dal Questore Ferdinando Guarino. È stato l’anno in cui Enna ha scalato
le classifiche nazionali della sicurezza, chiudendo al quarto posto tra
le province più sicure d’Italia, ma è stato anche un anno intenso di
lotta al crimine.
Gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal vicequestore
Giovanni Cuciti, negli ultimi dodici mesi hanno effettuato ben 160
arresti. Si è partiti a gennaio con la cattura di due pregiudicati di
Gela, che avevano tentato di rapinare una gioielleria a Enna.
Tra le varie attività, si segnala l’arresto di un pensionato ennese, ad
aprile, di concerto con i carabinieri, per violenza sessuale ai danni di
quattro adolescenti sue vicine di casa. Le attirava nel suo garage
promettendo regalini, per gli inquirenti, e ne abusava palpeggiandole.
L’arresto è arrivato dopo mesi di indagini. Tra aprile e maggio la
polizia ha sgominato una banda capace di rubare interi apparecchi
bancomat, nell’operazione “Shod Horse”, in cui sono state arrestate
venti persone. A Regalbuto, a maggio, in collaborazione con il
commissariato di Leonforte, sono stati arrestati due incensurati, che
avevano 22 chili di marijuana. Il 7 luglio, sempre assieme al
commissariato di Leonforte, sono stati arrestati due leonfortesi e una
agirino per tentata estorsione aggravata, per un seguito dell’operazione
Homo Novus. A luglio, assieme al commissariato di Piazza Armerina, sono
stati arrestati due piazzesi per l’omicidio di Giuseppe Avvenia. A
ottobre è finito in manette un assistente capo della Polizia
Penitenziaria, ennese, per associazione mafiosa. Di recente, a novembre,
è stato arrestato un catanese per estorsione continuata ai danni di un
manovale di Troina. A fine novembre, si è chiuso con le condanne per gli
ultimi due imputati il processo antimafia “Caterpillar”, e la Mobile li
ha arrestati. E a dicembre un giovane di Leonforte è stato arrestato
per violenza sessuale ai danni di una quindicenne.
Gli uomini della Digos, diretti dal commissario capo Giada
Pecoraro, sono stati impegnatissimi, sul fronte della tutela dell’ordine
pubblico – per le proteste di operatori di ogni settore, dai
Forestali ai netturbini, dagli operatori delle case di riposo agli
operai delle fabbriche in crisi – e della sicurezza delle manifestazioni
sportive. Inoltre sono state denunciate varie persone nelle nuove,
importanti, attività di polizia giudiziaria. Le Volanti, dirette dal
commissario capo Alessandro Scardina, hanno arrestato otto persone, per
furti, evasione, porto d’armi abusivo, lesioni e, di recente,
maltrattamenti in famiglia. Sono state denunciate 36 persone per reati
di vario tipo; ed effettuati ben 715 posti di controllo, per un totale
di 9.463 persone controllate.